sabato 26 novembre 2011

Il Nuovo Google è arrivato? Dall'Italia Volunia.com

E' in fase di lancio il nuovo motore di ricerca Volunia.com. Ne avrà paura Google?
Avvolto nel mistero, per ora si sa che ha padre italiano identificato in Massimo Marchiori, un matematico che contribuì, con un suo progetto esposto ai fondatori di Google, a far nascere la big G californiana.
Noto alle cronache internettiane anche per i suoi lavori sul web semantico, Marchiori ha annunciato che il lancio di Volunia avverrà a metà Dicembre. Pochissime le anticipazioni sul suo gioiello se non che derivi da un lavoro di ricerca di tre anni che ha visto impegnati i suoi stessi allievi dell'Università degli Studi di Padova. Non si tratterà meramente di un "nuovo Google", ma un motore di ricerca diverso, con nuovo logiche capace di rispondere a necessità differenti rispetto a ciò che è già a disposizione degli utenti.
Non ci resta che iscriverci per avere la chance di diventare Power User di Volunia, ovvero far parte dei Beta Tester che potranno, con il proprio feedback, contribuire a perfezione il prodotto.

Personalmente credo, come del resto sostiene lo stesso Marchiori, che Google sia attualmente  insostituibile, ma che la diversificazione degli strumenti, adesso che Google è davvero il monopolista indiscusso della ricerca online, sia necessaria per garantire qualità e innovazione.
Ben venga l'esperimento dello scienziato nostrano quindi, supportato, mi preme dirlo, da un imprenditore sardo, Marco Pireddu e da alcune società italiane (i data centre di Tiscali ospiteranno i server, prodotti a loro volta da una società italiana che fornisce il Cern di Ginevra, fonte ilsole24ore.com).
Insomma invito tutti ad iscriversi a Volunia.com e provare, se estratti, l'ebrezza di cercare per primi Google nel nuovo motore.

lunedì 22 agosto 2011

7 novità di Google che vale la pena conoscere

Visualizzazione del Meteo su Google Maps
 Iniziamo la settimana lavorativa con una hit-parade delle nuove funzioni che Google ha realizzato nello sforzo instancabile di conquistare tutti, ma proprio tutti, gli internauti. Dal Meteo sulla mappe alla ricerca vocale e per immagini, fino allo sperimentale Google Squared, in questi ultimi mesi Big G non ha mai smesso di allettarci. 
  1. Meteo su Google Map. Da qualche giorno è possibile visualizzare le previsioni meteo direttamente sulla località ricercata. Si è infatti aggiunta la nuova voce “Meteo” al menu già esistente su Google Maps.
  2. Ricerca Vocale su Google. Un'opzione già presente sui cellulari Android, adesso è disponibile anche sui computer desktop per chi utilizza Chrome e su www.google.com: a destra del box di ricerca apparirà un microfono. Basta cliccare sull'iconetta e pronunciare una parola, che Google la registra e ricerca nel proprio indice.
  3. Ricerca delle Immagini. Anche questa era una possibilità dei dispositivi mobili estesa ai computer da tavolo, ovvero permette di caricare un'immagine su Google o indicarne la URL e utilizzarla come chiave di ricerca: Google restituirà i risultati sottoforma di altre immagini simili o, se si tratta di un personaggio o luogo celebre, fornirà le informazioni relative http://images.google.com.
  4. Preview delle Pagine. La pagina dei risultati adesso riportano anche l'icona di una lente di ingrandimento per ciascun risultato. Il roll-over del mouse genera la comparsa di una preview della pagina in questione con in evidenza il testo maggiormente correlato alla chiave di ricerca digitata.
  5. Moltiplicazione dei sitelink nelle pagine di ricerca. I Sitelink sono i link interni ai siti web ovvero le altre pagine oltre la Home Page. Prima nei risultati della ricerca era visualizzabile un massimo di 8 link interni, mentre adesso il numero si è esteso a 12 con in più delle brevissime descrizioni e URL visibili per ciascuna pagina.
  6. Google Shopping. Non è esattamente una novità fresca fresca per i tempi del web, ma è comunque un servizio recente. Si tratta della possibilità di visualizzare direttamente i link ai negozi online in cui il prodotto ricercato viene venduto, permettendone la comparazione di prezzo o il filtro su criteri come la spedizione gratuita. Prova Google Shopping
  7. Google Squared. Possibile solo nella versione americana di www.google.com permette di ordinare i risultati di elenchi (le province italiane, i presidenti americani etc..) in una tabella excel sulla quale si può poi intervenire con i filtri o altre operazioni. Qui un esempio: www.google.com/squared. Poiché in versione Beta il 5 Settembre verrà messo offline per cui occorre affrettarsi per sperimentarne l'uso.
Google Squared fa parte dei Google Labs, www.googlelabs.com, una fucina di nuovi prodotti e applicazioni da sempre a disposizione degli utenti. Ultimamente si legge che i Google Labs stanno per chiudere i battenti, poiché l'azienda di Mountain View ha deciso di focalizzare tutti gli sforzi sui prodotti attualmente di punta: il Mobile con Android (da qui l'accordo con Motorola) e il Social Networking con Google+ Project, con la novità del +1, oggi estromessa dall'elenco dato che ne abbiamo già parlato, probabilmente la novità più dirompente nella Guerra di conquista della Big G.


venerdì 1 luglio 2011

Google+: cos'è e perchè Google pensa che sbaraglierà Facebook

plus.google.com
Da pochi giorni è spuntato un pulsante “+1” accanto ai risultati di Google, visibile a chi abbia un account gmail. Contemporaneamente l'interfaccia del motore s'è ingrigita. 
Quel piccolo simbolo è il primo baluardo della nuova sfida della Big G ai social network, l'ennesima offensiva al dominio di Facebook. 
Con 500 milioni di utenti in tutto il mondo, Facebook è considerato ormai il sovrano della condivisione social, ma non solo, se si pensa che attualmente è il secondo sito più visitato al mondo dopo Google.
La prima operazione per dare una dimensione social a Google è stata Buzz, ma un po' tutti siamo consapevoli di come sia andata a finire (Chi non lo sa, ecco, appunto, è perché Google Buzz l'hanno intravisto e usato in pochi). Secondo tentativo è il pulsante “+1”.
Di fatto cliccare su quel +1 accanto ai risultati della ricerca consente di condividere in automatico il link in questione con la propria rete di contatti gmail. Una sorta di I like di Facebook, ma esteso a tutto il web.

L'ultima sfida è però un'intera piattaforma social denominata Progetto Google+ che prevede 4 strumenti principali per rendere quello di Google un social network appetibile.
Li riporto con la denominazione inglese, perché non posso credere che verranno davvero tradotti in italiano (tra parentesi appunto la traduzione, giudicate voi).
Circle (Cerchie) permette di suddividere i contatti in vari gruppi (circoli per l'appunto) e rivolgere le comunicazioni e le condivisioni ai soli membri delle cerchie. Una rivisitazione più efficiente delle liste di Facebook, per intenderci.
Stream (Foto) consentirebbe di condividere video e foto con i propri circoletti di amici, mentre Hangouts (Videoritrovi) sarebbe un bel sistema di videochat multipla non necessariamente ristretta ai propri contatti, ma anche casuale. Una chat più efficiente sarebbe certamente un ottimo strumento per dare del filo da torcere a Facebook, date le carenze evidenti della chat del celebre social network.
Infine Sparks (Spunti) sarebbe una sorta di Feed Reader evoluto, ovvero un aggregatore di contenuti attorno ad argomenti scelti o suggeriti.
Insomma, questa sembrerebbe la risposta di Google a Facebook, un progetto ancora in versione Beta, da qui il condizionale, perché si deve essere invitati per potervi accedere, come agli albori di gmail e stanno già nascendo compravendite di inviti su Internet. Ecco qui un esempio.
Da alcuni addetti ai lavori sono state registrate varie critiche a partire dal nome, Google+ che si legge Google Plus fino al fatto che non sembri realmente così innovativo e rivoluzionario rispetto a Facebook, per cui sarà molto difficile scalzarne il primato.
Saranno gli utenti a decretarne il successo o il declino, come sempre sul Web. Grazie anche alla filosofia utente-centrica diffusa da Big G.

sabato 26 febbraio 2011

Pagani Zonda, Benigni e Gheddafi nella Google Parade degli Italiani

Pagani Zonda
Un'auto da un milione di euro si schianta a 320km/h sul guardrail dell'autostrada dei fiori e l'autista ne esce illeso. La "Pagani Zonda", il nome del bolide guidato dal fortunato pilota, diventa protagonista delle ricerche su Google dell'ultima settimana, come a dire che un incidente riesce ad attirare più attenzione di una campagna di marketing da milioni di euro. "Gheddafi" e la "Libia" entrano ugualmente a far parte degli incubi digitali degli italiani, insieme a uno degli eventi clou della vita culturale del Bel Paese, il Festival di Sanremo, che campeggia nelle ricerche online (come nei massmedia, verrebbe da dire) più grazie ai suoi ospiti che alle canzoni. Benigni e il suo sketch sono ricercatissimi, ma anche il vincitore, Roberto Vecchioni, attira un certo interesse, così come Emma e Modà, che pare abbiano scalato le Hit Parade della vita reale, oltre che digitale: l'album che contiene il brano cantato dai due durante la kermesse sanremese pare sia entrato nelle classiche degli album più venduti scalzando Jovanotti dalla Top Ten.